DOVE?
Presso il Centro Psicologia "Il Gabbiano" o in spazi idonei su richiesta;
DESTINATARI
- Giovani;
- Anziani;
- Famiglie;
- Genitori;
- Insegnanti;
- Piccoli gruppi;
AZIONE
Si tratta di un azione di ascolto del disagio. Gli incontri potranno essere individuali, della famiglia o di piccoli gruppi. La consulenza si fonderà primariamente su un approccio sistemico, non trascurando aspetti dinamico relazionali, corporei, gestaltici ed evolutivi seguendo un’ottica integrata. Le eventuali richieste e problematiche dovranno essere comprese all’interno di un sistema famiglia che è composto da tre generazioni ed è inserito in un determinato momento e ambiente storico, culturale, religioso, politico e sociale.
Il Counseling sarà costituito in tre fasi:
- Pre-contatto
Accoglienza, creare alleanza operativa e dare informazioni utili da parte del consulente;
Narrazione da parte dell’utente;
Ascolto e Analisi della domanda.
- Contatto
Ascolto Empatico, comprensione, autenticità da parte del consulente;
Orientamento (Riformulazione domanda) consulente/utente;
Autopercezione della potenzialità interne e possibilità esterne da parte dell’utente;
- Post-contatto
Pianificazione delle strategie di attivazione utente supportato dal consulente;
Scioglimento progressivo del legame utente/consulente;
METODOLOGIA
Il metodo usato è l’ascolto attivo attraverso il porre attenzione, il rivolgere domande aperte.
Si osserveranno gli atteggiamenti corporei e non verbali. Si supporterà la narrazione dell’utente attraverso il sostegno empatico e la riformulazione dei concetti espressi. Si stimolerà la presa di consapevolezza delle emozioni attraverso un autolettura delle sensazioni corporee e si orienterà verso possibili percorsi di cambiamento rafforzando l’autostima, le capacità di scelta e progettuali e alimentando la "speransosità".
Ogni nostra attività sarà integrata con le altre attività progettuali, con i sistemi di appartenenza dell’utente (parentale, culturale e sociale) e messa in rete con altri servizi territoriali.
OBIETTIVI
- favorire il ciclo di vita naturale della famiglia;
- stimolare una auto-esplorazione, auto-stima e auto-sostegno;
- creare maggiore autonomia;
- sviluppare modalità comunicative bambino-adulto più efficaci;
- aumentare l’empowerment individuale e sociale;
- effettuare programmi d’intervento integrati con altre strutture;